Abbiamo scelto di presidiare l'intera filiera verticale del bioGNL con infrastrutture di produzione, di trasformazione e di distribuzione. La nostra materia prima è la frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU). Partiamo dal trattamento dei rifiuti, nel nostro stabilimento di San Rocco al Porto (LO) per produrre, attraverso un processo di digestione anaerobica, biometano da immettere in rete. Nel sito di Belgioioso (PV) trasformiamo il biometano in forma liquida per poi gestire la distribuzione attraverso il nostro punto vendita e impianti di terzi.
Nell’impianto di San Rocco al Porto il rifiuto umido derivante dalla raccolta differenziata viene pre-trattato per pulirlo dal materiale non biodegradabile come plastiche e metalli e poi immesso in digestori circolari dove, portato ad una temperatura di 50 gradi e movimentato, si decompone attraverso un processo di fermentazione anaerobica, cioè in assenza di ossigneo. Questo processo produce biogas che non viene emesso in atmosfera ma catturato in cupole gasometriche.
Il metano (CH4) è il principale componente del gas naturale, attualmente diffuso per un utilizzo massivo in diversi settori, prevalentemente di origine fossile. Biomet produce biometano, una fonte di energia rinnovabile di matrice organica. Dopo averlo immesso nella rete di distribuzione nazionale lo preleva per trasformarlo in bioGNL.
In uscita dai digestori il rifiuto è diventato una purea pronta per essere compostata. Prima di passare alla fase di compostaggio viene centrifugata per ridurre il contenuto di acqua e poi viene messa in biocelle insieme al rifiuto verde, che riceviamo dalle piazzole ecologiche (gli sfalci di potatura dei giardini) e utilizzato come strutturante. Dopo un lungo periodo di maturazione, un processo di vagliatura e triturazione, ecco pronto il fertilizzante da destinare all’agricoltura.
Dopo la centrifuga si genera un grande volume d’acqua, che arriva dal rifiuto iniziale che chiamiamo appunto “umido” e che viene separato. Quest’acqua contiene molti inquinanti di natura minerale o organica e per questo deve essere trattata. Abbiamo quindi un depuratore che attraverso un filtraggio chimico-fisico-biologico la porta ad essere quasi potabile e pronta per essere immessa nei corsi d’acqua del territorio, recuperando questo bene prezioso dal processo di trattamento.
Il biogas prodotto dalla digestione anaerobica contiene diversi gas che in un motore per la produzione di energia elettrica (il cogeneratore) potrebbero essere utilizzati. Ma noi non produciamo energia bensì biometano e quindi dobbiamo toglierli e purificare il biogas. Questo avviene attraverso un sistema chiamato “upgrading” che toglie tutte le impurità tramite dei filtri le quali vengono recuperate per la produzione di corrente che serve all’impianto per funzionare. Alla fine del processo di upgrading rimane solo il biometano che viene immesso nella rete SNAM.
Nello stabilimento di Belgioioso preleviamo il biometano immesso a San Rocco al Porto dalla rete SNAM e lo portiamo con un tubo ad un liquefattore. Il liquefattore è un impianto che attraverso il raffreddamento e l’aumento di pressione a sbalzi porta in forma liquida il metano. Il concetto è simile alla condensa che si forma intorno ad un bottiglia appena presa dal frigorifero. Il metano liquido ha una temperatura di -160 gradi e si chiama GNL (Gas Naturale Liquefatto). Siccome il metano l’abbiamo prodotto dai rifiuti e non estratto da un giacimento fossile, il nostro si chiamerà BioGNL.
Il GNL o BioGNL è un liquido che deve essere mantenuto a -160 gradi. Bisogna costruire quindi una “catena del freddo” per portarlo alle destinazioni prescelte. Vicino al liquefattore di Belgioioso c’è uno stoccaggio criogenico, da qui il prodotto viene messo in cisterne anche loro criogeniche che, grazie ad un isolamento termico chiamato “cappotto” non fanno scaldare il GNL. Una volta arrivata al distributore stradale, la cisterna pompa il GNL in un altro serbatoio criogenico ed il carburante è pronto per essere servito.
La Biomet possiede un distributore stradale a Belgioioso ed ha convenzione di fornitura di BioGNL con altri. Il BioGNL è un carburante che può essere messo solo in mezzi pesanti, perchè servono motori molto grandi per permettergli di esprimere il massimo delle sue prestazioni. Quindi i camion o i pullman alimentati a metano liquido possono rifornirsi dalla nostra rete commerciale con un prodotto 100% green. A questo punto chi li usa potrà dire che quel mezzo va a rifiuti!